L’antica tradizione berbera viene fatta risalire al 3.000 a.C, all’epoca delle prime iscrizioni egizie.
I berberi sono una popolazione autoctona del Nord Africa, a cui appartengono anche i Tuareg, i leggendari “cavalieri blu” del deserto.
Nel passare dei secoli, i berberi hanno subito numerose invasioni, di conseguenza la loro cultura si è mischiata con quella di popoli diversi: fenici, greci, romani e turchi.
Il nome con cui essi stessi preferiscono chiamarsi è Imazighen che significa “Uomini liberi” .
Il massaggio berbero inizialmente era una tradizione riservata alle spose durante la settimana che precedeva il matrimonio.
È un rituale di purificazione che dona nutrimento, relax ed estrema bellezza alla pelle; un’immersione in un mondo fatto di odori di spezie antiche, essenze profumate, colori vivaci, candele, suoni e musiche dolci.
L’acqua che tempra e rigenera, l’aria che è vapore e respiro, la terra che è fango ed è l’essenza di ogni cosa, il fuoco che è calore delle mani e degli unguenti, sono vissuti in una speciale alternanza e combinazione e vengono donati seguendo i dettami di un’esperienza e di una cultura antica e millenaria.
Ancora oggi, come in origine, il Massaggio Berbero è essenzialmente un rituale di purificazione, che si inserisce all’interno dei riti termali tipici dell’Hammam.
I segreti e le virtù di questa pratica sono stati custoditi nel tempo e sono stati tramandati di madre in figlia donando oggi a questa pratica una sua collocazione ben precisa che trova largo spazio in molti centri estetici, centri benessere, Hammam e beauty farm.