Il massaggio al piede è uno dei trattamenti più antichi nella vita dell’uomo.
Infatti questa tecnica di manipolazione la ritroviamo in iscrizioni e documenti di varie culture, tra cui quelle egizia, maya, ebraica, indiana e cinese, risalenti a millenni fa.
In occidente fu un dottore americano, William H.Fitzgerald, a riscoprirla all’inizio del secolo scorso, e a svilupparla secondo un vero e proprio sistema che chiamò “massaggio zonale”, tracciando mappe sistemiche delle zone riflesse.
Fu poi E. Ingham, infermiera e massaggiatrice, che in anni di studio e specializzazione sull’opera di Fitzgerald e altri, confermò la connessione profonda tra le diverse zone del corpo e tra la periferia e il centro, ed elaborò un sistema di influenza sull’intero corpo agendo sui piedi. Nei suoi libri sono descritte quelle tecniche di massaggio e pressione dei piedi che sono alla base dell’odierna riflessologia e che dagli Stati Uniti si sono diffuse ovunque nel mondo. Negli anni successivi nacquero scuole di matrice diversa anche in Europa.
Il piede riproduce perfettamente tutta la persona, su tutti i suoi piani: fisico, emozionale, comportamentale, psichico, mentale.
Esso rappresenta il contatto con la terra, con le nostre radici, il ritorno alle nostre origini più profonde.
Agendo su determinati punti corrispondenti a organi, muscoli e visceri, in cui ritroviamo terminazioni nervose, il massaggio al piede stimola l’intero organismo:
- migliora la circolazione sanguigna e linfatica
- riporta in equilibrio i sistemi nervoso ed endocrino
- migliora il funzionamento generale e specifico di organi e tessuti
- ha un effetto locale di rilassamento delle strutture del piede
- ha un effetto globale di rilassamento sul piano psico-emotivo del ricevente
- agisce sulle forze di autoguarigione sempre presenti nell’individuo