Le origini di questo massaggio thailandese risalgono nello stesso periodo del Buddha, più precisamente al V secolo a.c , circa 2.500 anni fa.
Il suo fondatore, Chivaka Kumarabhacca, si dice sia nato da tre culture diverse (Buddhismo, Tibetana e Cinese). Si racconta sia stato anche il medico del Buddha.
Chivaka è definito ancora oggi in Thailandia “Padre della medicina”.
Fondò la sua scuola di massaggio e medicina tradizionale nel nord della thailandia.
Il trattamento thai è l’incrocio tra due culture: quella indiana e quella cinese.
Dalla medicina tradizionale Indiana deriva la conoscenza delle linee d’energia dell’AYURVEDA, in quella Cinese riscontriamo la stimolazione dei punti energetici corrispondenti ai punti d’agopressione.
Il Re Rama III fece incidere sui muri del tempio Phra Chetupon, conosciuto anche come il Tempio del Buddha Sdraiato (nel centro di Bangkok), 60 figure del corpo, 30 anteriori e 30 posteriori.
Queste rappresentano le posizioni le linee energetiche saranno chiamate MERIDIANI.
I più importanti benefici dell’antico massaggio thailandese sono legati a un senso di profondo rilassamento.
Con lo sblocco dei punti di tensione nel corpo, permettendo il libero flusso dell’energia vitale si vanno a stimolare per via riflessa organi interni.
Il massaggio thailandese porta a un miglioramento delle circolazioni sia sanguigna e sia linfatica favorendo il corretto drenaggio dei liquidi, attenua tensioni del tessuto muscolare e connettivo.
Inoltre aumenta la flessibilità del movimento attraverso un gentile e profondo allungamento muscolare. Tale trattamento viene eseguito sul lettino oppure a terra su un morbido futon.